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Con l'inizio del "Secolo breve" la lunga e gloriosa storia della Cavalleria, ed in particolare il binomio uomo-cavallo, sembrava ormai volgere al termine. La Prima Guerra Mondiale, con l'impiego massivo di nuovi armamenti, mise pienamente in luce la necessità di un'evoluzione nell'impiego strategico della Cavalleria sul campo di battaglia. Dal fronte occidentale a quello orientale fino ai deserti del Medio Oriente il volume prende in esame i diversi approcci delle Potenze belligeranti nell'impiego dell'Arma di Cavalleria in funzione dei diversi teatri di guerra, affrontando le principali battaglie in cui fu impiegata, anche attraverso una cartografia dedicata, e mettendo in luce la duttilità tattica dei suoi uomini, che seppero anche abbandonare le briglie dei loro cavalli per le cloche degli aeroplani o per gli angusti spazi di un carro armato. Una storia della Cavalleria agli inizi del Novecento non poteva però essere completa senza uno studio delle sue uniformi, da sempre conosciute ed ammirate per il loro sfarzo. Attraverso ventotto tavole a colori dell'illustratore e uniformologo Pietro Compagni ne ripercorriamo nel dettaglio l'evoluzione all'interno delle nazioni belligeranti, apprezzando il passaggio dalla policromia della Belle Époque alle uniformi della Grande Guerra.